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ARCHITECTURAL ANTHROPOMORPHISM

A project by Giulia Zorzella (alias LemonJulce) & Antonio Zuiani (alias Tuner91)


Architectural Anthropomorphism: Tendency to attribute appearance, faculty and human destinies to architectures. In particular, the attribution to modern buildings of human physical qualities.

This attitude is typical of the societies in which the "beauty" of body is used as an example of maximum beauty and is replicated and used as a yardstick in the creation of objects and architectures.


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Da sempre l’uomo ricerca la perfezione dell’essere e nei secoli l’ha trovata nella regola della perfezione aurea, nella successione Fibonacci, nel modulor di le corbusier etc.

La perfezione dunque è da ricercarsi nel mondo della natura e più precisamente nell’uomo, nella sua complessità e nella sua bellezza.

Il progetto “Architetture Antropomorfe”, nasce dal desiderio massimo di esaltazione del corpo, all’interno della nostra società, il corpo ha acquisito sempre più un’importanza fondamentale nella vita di tutti i giorni, avere un bel corpo ti rende più facili le interazioni sociali, ti permette di sentirti accettato, avere un corpo in forma ti rende desiderabile e soprattutto invidiabile dagli altri.

Il corpo dunque, ad oggi è l’oggetto/non oggetto, più importante che una persona può possedere, meglio se avvenente e in forma.

A tal proposito l’esaltazione del corpo perfetto portata agli estremi livelli, frutto di una snaturazione completa del concetto di accettazione di ciò che abbiamo e che la natura ci ha donato, ha portato ad atti estremi di chirurgie plastiche, che spesso portano alla totale eliminazione delle caratteristiche personali al fine di ottenere una perfezione posticcia e condivisa.

Il corpo ormai è venerato come un oggetto bellissimo, da mettere in mostra come fosse un gioiello.

È interessante notare come l’uomo ami incredibilmente il proprio corpo solo se rispetta determinati canoni estetici, esso ama dunque la natura solo nel momento in cui lui stesso è in grado di addomesticarla per renderla “bella” ai propri occhi.

Viviamo all’interno di un modo nel quale l’esaltazione dell’Io è la prima legge da rispettare, “siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio”, siamo quindi ciò che più si avvicina alla perfezione divina, con la nostra pelle, i nostri capelli, le nostre cellule e i nostri organi, che funzionano in una perfetta armonia.

Il progetto “Architetture Antropomorfe” vuole portare il corpo umano come baluardo del concetto di bellezza, le sue forme, morbide e arrotondate ci infondo tranquillità e pace, appagano la nostra vista, soddisfano i nostri sensi. Architetture dunque che derivano da pezzi di corpo, gambe, braccia, spalle e teste, incrociati per sembrare giganti addormentati ricoperti erroneamente da una colata di cemento, caldi e accoglienti, belli e con l’incredibile capacità di farci pensare che esista un mondo popolato da giganti, come raccontavano gli antichi, che potrebbero svegliarsi da un momento all’altro.




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